Villa Porta Rizzini a Canzago
Il nucleo originario di Villa Porta, ora Rizzini, è di probabile origine seicentesca. Il prospetto principale è caratterizzato dal bugnato a conci rustici che contorna porte e finestre sia al piano terra che al piano primo. All’inizio del 700 viene aggiunta la maestosa scalinata dai balaustri mistilinei al centro della facciata che sale fino al piano primo, agganciandosi al vecchio portale bugnato che doveva aprirsi su un poggiolo identico a quelli laterali ancora esistenti, con balaustre ricurve in ferro battuto. Settecentesco è anche lo stemma nobiliare dei Porta, sotto il semplice cornicione seicentesco.
Altro corpo aggiunto è il loggiato a due piani, a pilastri e archi, articolato in un’aerea struttura a ‘L’, a destra del prospetto principale. A sinistra del fabbricato dominicale, sulla testata di un edificio di servizio, si innesta la cappella privata, dedicata a San Carlo, la cui statua compare in facciata entro un oculo. L’edificio si apre, sulla strada esterna, ad accogliere tutta la contrada. Al di sopra di semplici finestre laterali e di un portale dal cornicione mistilineo, si eleva una curiosa cimasa dalle ampie curvature concave, che sostiene la finestra superiore. La singolare facciata è peraltro chiusa da un classicistico frontone triangolare. L’interno della chiesetta presenta un altare di marmi policromi con porte laterali dalle elaborate cimase. Lo spazio interno della villa accoglie una decorazione pittorica in stile neoclassico di metà Ottocento (uno dei riquadri dipinti è firmato e datato «ALES.RO FRANCHINI / DEL 1849). Il salone centrale è decorato con spaziose vedute di edifici neoclassici entro diaframmi di colonne corinzie.